sabato 16 luglio 2011

Gonnesa (CI), 16-07-11. XVI Ediz. Gonnesa Corre.

Buona partecipazione di atleti di grande calibro alla “Gonnesa Corre” che hanno reso molto interessante la manifestazione stessa. Fuoriclasse come l’ucraino Sergey Lebid o il ruandese Sylvain Rukundo tra gli uomini o l’etiope Feyne Gudeto Gemede e Rosaria Console tra le donne hanno offerto uno spettacolo di atletica non sempre visibile dalle nostre parti.

Il percorso gara è lungo circa 650 mt. e non è per niente agevole con una lunga discesa alternata ad una salita che nella parte finale diventa piuttosto intensa.
Partenza gara Master.
Le gare iniziano intorno alle ore 18,30 con la partecipazione dei piccoli Esordienti sotto un sole ancora alto e tra due ali di folle che già riempiono gli spazi dietro le barriere predisposte lungo tutta la zona dell’arrivo e partenza atleti. In rapida sequenza partono tutte le altre gare dove vi partecipano i vari atleti di età sempre maggiore sino ad arrivare alla gara dei Cadetti, Allievi, Junior e Promesse. In rapida sintesi ecco i vincitori di tutte queste gare “giovanili” sia maschili che femminili. Tra gli Esordienti: Cat. C, Gianmarco Forresu (Atl. Santadi) e Sara Puddu (Atl. Samatzai); Cat. B, Emanuele Sanna (Pod. San Gavino) e Gaia Pispisa (Atl. Gonnesa); Cat. A, Alessandro Sais (Atl. Santadi) e Elena Musa (Atl. Santadi). Tra i Ragazzi (1000 mt) dominano Giacomo Raffaele Casula (Runners CA) e Alessia Tuveri (Lib. Terralba).
Antonello Vargiu (101) e Giovanni Congiu.
Nella gara successiva partecipano i Cadetti e gli Allievi con gli Junior e le Promesse e sono previsti 3 giri per una distanza complessiva intorno ai 2000 mt. La gara viene vinta da Nicola Muntone (Promesse, Atl. Portotorres) su Mattia Scalas (Junior, Atl. Serramanna) seppure tra i due atleti ci sia stata una certa alternanza nel condurre la gara. Sempre nella gara del 2000, per le singole categorie, figurano vincitori Simone Atzori (Cadetti, Lib. Terralba), Francesco Mei (Allievi, Atl. Santadi) e Angela Schirru (Allieve, Atl. Serramanna).
Alle 19,30 ha inizio la gara dei Master Maschile dove sono chiamati ad effettuare 7 giri del percorso per un totale di circa 4,6 km. La gara viene condotta sin dall’inizio da 4 atleti che si staccano immediatamente da tutto il resto del gruppo. Questi sono Roberto Siddi (M40, Acli Samassi), Matteo Tolis (TM, Jolao Iglesias), Gabriele Carta (M45, Jolao Iglesias) e  Andrea Mastrodicasa (M40, Fartlek Ostia). Alla fine del terzo giro avviene il ritiro di Tolis per cui la lotta al vertice si restringe tra i tre atleti rimasti. Siddi e Carta appaiono molto determinati rispetto ad un  Mastrodicasa molto più esperto e capace di interpretare sapientemente la gara.
Partenza atlete Senior.
Proprio nella parte finale si accende la sfida tra Carta e Mastrodicasa ed è quest’ultimo a vincerla in volata per una manciata di metri. Tra gli altri atleti va segnalata la bellissima progressione di Fabrizio Serafini (TM, Sporting SIE). L’atleta guasilese è partito piuttosto in sordina ed ha dovuto rimediare diverse posizioni per poi meritarsi un quarto posto in solitudine. Bella sfida per il quinto posto tra tre atleti che praticamente hanno gareggiato sempre vicini tra loro alternandosi vicendevolmente a condurre. Si tratta di Giovanni Congiu (M55, Atl. Iglesias), Lorenzo Pisani (M45, Atl. Capoterra) e Antonello Vargiu (M50, Amsicora CA). Seppure all’inizio abbia fatto l’andatura Congiu, dal terzo giro in poi i tre atleti si son dati battaglia sino al rettilineo d’arrivo dove Congiu supera un indomito Pisani mentre Vargiu desiste, ormai pago della sua prestazione. Questa la classifica dei primi 15 atleti Master: 1° Andrea Mastrodicasa in di 15’38”; 2° Gabriele Carta in 15’40”; 3° Roberto Siddi in 15’55”; 4° Fabrizio Serafini in 16’15”; 5° Giovanni Congiu in 16’26”; 6° Lorenzo Pisani in 16’28”; 7° Antonello Vargiu in 16’30”; 8° Giovanni Carta (M50, Atl. Serramanna) in 16’36”; 9° Amarildo Serpi (Atl. Pabillonis); 10° Mattia Gelso (TM, Sulcis Carbonia); 11° Mauro Ottorino Ghidoni (M50, Atl. Maiandi); 12° Giacomo Stefano Mei (M35, Atl. Santadi); 13° Maurizio Puddu (M45, Atl. San Sperate); 14° Francesco Ferraro (M35, Atl. Cortoghiana); 15° Silvestro Fois (TM, Pod. San Gavino).
Passaggio al 1° giro delle atlete in testa.
Poco prima delle 20 ha inizio la gara delle donne di tutte le categorie (Master, Junior, Promesse, Senior). Queste dovranno affrontare 8 giri del percorso per un totale di circa 5,3 km. Sul nastro di partenza diverse atlete di grande rilievo agonistico. I primi giri sono di studio per cui non emerge ancora la forza di Feyne Gudeto Gemeda che preferisce far fare l’andatura alle avversarie. Solo dopo alcuni giri si incomincia a vedere quali solo i veri valori delle atlete. Rosaria Console e la marocchina Hafida Izem dettano l’andatura mentre la Gemeda continua a controllare la gara. L’andatura si attesta intorno ad un ritmo di 2’12” a giro mentre nelle immediate retrovie si crea una sorta di trenino composto da altre fortissime atlete come Claudia Pinna (CUS Caliari), Federica Dal Ri (Esercito) e Meriyem Lamachi (Marocco). Tali posizioni rimangono pressoché immutate sino all’ultimo giro quando la Gemeda, con ottimo tempismo, distende la sua falcata e prevale sulla Console e sulla Izem. Bellissima prova di Claudia Pinna che mantiene la quarta posizione nonostante nel rettilineo finale fosse insidiata dalla Dal Ri e dalla Lamachi. Queste le prime 15 atlete con i rispettivi tempi: 1^ Feyne Gudeto Gemeda in 17’27”; 2^ Rosaria Console in 17’33”; 3^ Hafida Izem in 17’45”; 4^ Claudia Pinna in 17’47”; 5^ Federica Dal Ri in 17’48”; 6^ Meriyem Lamachi in 17’51”; 7^ Martina Facciani (Runner Team 99) in 18’02”; 8^ Aniko Kalovics (Ungheria) 18’17”; 9^ Alexandra Jawor (Polonia) in 18’19”; 10^ Sara Palmas (Esercito) in 18’51”; 11^ Zipporah Chebet (Kenia) in 18’54”; 12^ Valentina Facciani (Runner Team 99) in 19’05”; 13^ Manuela Manca (Amsicora CA) in 19’10”; 14^ Claudia Finielli (Runner Team 99) in 19’42”; 15^ Elsa Farris (Amsicora CA) in 19’44”. 
Partenza atleti Senior.
La gara che comunque ha tenuto più in apprensione il numeroso pubblico è stata quella dei Senior Uomini. Tra i vari atleti di calibro internazionale figurano nomi illustri come Sylvain Rukundo (Ruanda), Julis Kipngetich Rono (Kenia), Rachid Kisri (Marocco) ma l’atleta che attira la maggiore attenzione del pubblico è Sergey Lebid (Ucraina) che negli ultimi 10 campionati europei di cross ne ha vinto 9. In questa gara sono ben 12 i giri che dovranno compiere i 28 atleti Senior per un totale di circa 7,3 km. Dopo il primo giro gli atleti transitano ancora molto vicini tra loro passando in 2’04” per i primi 650 mt. Già al secondo giro avviene una prima selezione in quanto si incomincia a girare qualche secondo sotto i 2’.  Intorno a metà gara le posizioni sono ben definite con Rukundo che conduce la gara su Rono e Kisri mentre Lebid controlla gli avversari da dietro. Ormai gli atleti girano costanti ad un ritmo di 1’52” a giro e le posizioni di vertice restano immutate.
Passaggio degli atleti in testa al 1° giro.
Occorre attendere all’ultimo giro per capire chi sarà il vincitore. Rukundo e Rono transitano a 650 mt. dall’arrivo appaiati mentre Lebid appare sofferente qualche metro dietro. A circa 300 mt. dall’arrivo, nel lungo rettilineo in salita, Lebid cambia letteralmente velocità superando di potenza i due battistrada. Solo Rukundo riesce a contrastare il campione Ucraino, seppur con qualche difficoltà, mentre Rono accusa maggiormente il forte ritmo e viene quasi agganciato da Kisri. Nei 100 mt. finali Lebid controlla la reazione di Rukundo e chiude sicuro con un buon margine di sicurezza. Questi i primi 15 atleti Senior: 1° Sergey Lebid in 23’04”; 2° Sylvain Rukundo in 23’07”; 3° Julis Kipngetich Rono in 23’10”; 4° Rachid Kisri in 23’11”; 5° Boniface Kiprono Bii (Kenia)in 23’31”; 6° Felix Ntirenganya (Ruanda) in 23’35”; 7° Issam Zaid (Marocco) in 23’36”; 8° Nicodemus Biwott (Kenia) in 23’43”; 9° Edward Kiptanui Too (Kenia) in 23’45”; 10° Paul Kiproni Koech (Kenia) in 23’49”; 11° Gianmarco Buttazzo (Esercito) in 24’17”; 12° Edwin Kiptanui Kichwen (Kenia) in 24’31”; 13° Abdelkebir Lamachi (Marocco) in 24’36”; 14° Domenico Ricatti (Aeuronautica Militare) in 24’38”; 15° Chris Davis (Inghilterra) in 25’27”.
Da sin. la vincitrice Gemedo poi la Console e la Izem.
Riguardo alla manifestazione vorrei esprimere alcuni pareri personali sia di merito che di critica. Va dato merito agli organizzatori della manifestazione (in primis il suo presidente Mauro Lenzu) che hanno saputo organizzare molto bene la manifestazione, sia dal punto di vista logistico e sia per quanto riguarda la start-list degli atleti presenti. Anche la consegna di una bottiglia di vino consegnata a tutti i Master al ritiro del pettorale (Cala Silente, Vermentino 14° della Cantina di Santadi, valore comm.le 10 euro) previo pagamento della quota di 5 euro, è da ritenersi ben al di sopra della norma. Le premiazioni ai primi tre arrivati tra i Master uomini consisteva in una borsa Mizuno di grosse dimensioni più un porta MP3 Asics. Ciò che invece non mi è sembrato molto opportuno è come sono state considerate le atlete Master donne che da programma sono state inserite nella gara con le atlete Senior. Le Master donne non solo dovevano affrontare un giro in più rispetto agli atleti Master uomini, ma soprattutto per quanto riguarda le premiazioni venivano premiate solo le prime 10 donne Master in assoluto, a prescindere dall’età. Ciò ha creato una grande avversione alla gara da parte delle atlete Master donne (tramite soprattutto la divulgazione tra i sistemi di social networks’) per cui si sono presentate alla gara solo 3 atlete.
A sin. il vincitore S. Lebid con S. Rukundo.
Secondo un mio parere avrebbero dovuto far correre le atlete Master donne assieme ai Master uomini, magari con 1 o 2 giri in meno, e anche le premiazioni avrebbero dovuto seguire lo stesso criterio delle premiazioni maschili. Anche le premiazioni a fine manifestazione sono andate troppo per le lunghe. Sarebbe stato forse più opportuno premiare direttamente tutti gli Esordienti e gli altri vincitori giovani al momento dell’arrivo anziché tenerli in attesa sino alle ore 22. Così come si sarebbe potuto iniziare leggermente in anticipo le varie gare per non dover far correre gli atleti Senior della gara più importante quasi nell’oscurità.
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