domenica 11 aprile 2010

Cagliari, 11-04-2010. Vivicittà.

A Cagliari la gara di Vivicittà ormai è una “classica” irrinunciabile dove i tanti atleti che si allenano al “Poetto” per puro benessere personale o per preparare qualche gara agonistica, in questa circostanza, si dilettano direttamente in una competizione.
Sono ben 36 le città italiane e 21 nel resto del mondo dove contemporaneamente avviene la partenza di questa gara multietnica. Si tratta di una competizione all’insegna dell’integrazione e contro ogni forma di razzismo che coinvolge anche 12 campi profughi Palestinesi in Libano e 15 Istituti penitenziali e minorili italiani. Per le città italiane il “via” viene dato dai microfoni della radio nazionale (Rai 1) ed alla fine dei 12 chilometri previsti viene stilata una classifica unica compensata assemblando tutti i più forti atleti partecipanti come in un'unica gara. A Cagliari la gara parte dal porticciolo di Marina Piccola sino ad arrivare di fronte al caseggiato dell’Aeronautica dove è situato il cartello del 2° chilometro. Da lì si effettua un giro di boa per poi tornare al punto di partenza compiendo così 4 chilometri. Tutto questo è da ripetere per tre volte per un totale di 12 chilometri con ben 6 giri di boa. La giornata è molto calda ma nello stesso tempo piuttosto ventilata. La temperatura si attesta intorno ai 18° ed è condizionata da un sole primaverile che favorisce l’afflusso di tanti cittadini che poi si confonderanno nel tragitto del lungomare con gli atleti della passeggiata di 4 chilometri aperta a tutti. Si presentano alla partenza circa 350 atleti divisi quasi in egual misura tra quelli che faranno i 12 chilometri e gli altri. Alle 10,30 siamo tutti sulla linea di partenza ma lo sparo dello starter (nella figura del Presidente della Provincia Graziano Milia) arriva inspiegabilmente con qualche minuto di ritardo. Finalmente si parte indirizzandoci di buona lena dal porticciolo verso il rettilineo del Poetto. Dopo alcune centinaia di metri il gruppetto di testa è composto già dagli atleti che poi saranno gli artefici della gara. Stefano Floris, atleta trentenne della società S.G. Amsicora Cagliari, è sicuramente l’atleta più accreditato per la vittoria finale anche se arriva da un periodo piuttosto lungo di infortuni durato quasi 5 mesi e con pochissimi allenamenti di rilievo sulle spalle. La sua è una decisione molto coraggiosa ma la voglia di competere è veramente forte. Dietro di lui un gruppo di atleti di ottimo calibro a livello Master ma sicuramente non all’altezza di poterlo impensierire. Al primo giro di boa, situato al 2° chilometro, mi trovo a chiudere il primo blocco di atleti guidati da Floris  che detta l’andatura. Uno sguardo rapido al crono mi permette di rendermi conto dell’andatura: 7’05”.  Mica male come avvio, peccato che manchino ancora 10 chilometri da fare. Al terzo chilometro Floris decide di cambiare passo e si stacca dal gruppetto decidendo di fare gara a sé. Dietro di lui atleti (anzi triatleti) come Nicola Capra (M35, Survival) e Francesco Diana (M35) dettano l’andatura seguiti a ruota da Mauro Desogus (M45, S.G.Amsicora CA), Andrea Culeddu (M35, Runners CA) e Roberto Siddi (M40, Atl. Serramanna). Qualche metro dietro Giovanni Vargiu (M40, Atl. San Basilio) e Giuseppe Cocco (M35, Runners CA) si tengono compagnia mentre il sottoscritto (Antonello Vargiu M50, S.G. Amsicora CA)  decide di premere un po’ di meno sull’acceleratore avendo già un cinquantina  di metri di vantaggio su Giulio Contu (M40, Atl. Selargius) e Gianni Carta (M50, Atl. Serramanna). La caratteristica principale di questa gara è data dalla possibilità di constatare ogni 2 chilometri la posizione di chi si trova davanti e di dietro dato che il circuito ci consente di incrociare tutti gli atleti quasi sfiorandoli. Le posizioni sino a metà gara rimangono sempre le stesse con Stefano Floris che spinge sempre di più ampliando la propria distanza dagli inseguitori che sono ancora uniti. Verso l’ottavo chilometro sono rimasti ad inseguire tre atleti: Capra, Diana e Desogus mentre Culeddu e Siddi sono leggermente attardati. Io mi trovo ormai già dal terzo chilometro a fare gara da solo mentre Giovanni Vargiu e Cocco si trovano davanti a me ben oltre 100 metri. Il distacco dai miei rivali è pressoché  costante per cui posso amministrare saggiamente  la situazione. Alla fine vince facilmente Stefano Floris chiudendo i 12 chilometri in 41’00 con una progressione negli ultimi chilometri da vero atleta ritrovato. Al secondo posto la spunta Mauro Desogus che con una saggia gara tattica riesce a precedere Nicola Capra e Francesco Deiana. Mauro (47 anni) impiega 42’40” ma intuisce che già dal 10° chilometro deve forzare il ritmo e anticipare i due rivali più giovani di una decina di anni per non avere problemi in fase d’arrivo. Terzo arriva Nicola Capra in 42’50” precedendo di soli 5” Francesco Deiana. Ottima la prova di Andrea Culeddu arrivato in 43’22” considerato che il giorno prima ha corso in pista i 1500 mt. in 4’37”. Sesto arriva Roberto Siddi  col tempo di 43’33” che precede Giovanni Vargiu (44’07”) e Giuseppe Cocco (44’29”). Io arrivo al 9° posto con una leggere progressione nell’ultimo chilometro col tempo di 44’55” e con una media complessiva intorno a 3’45” a chilometro. Questi gli arrivi sino al 15° posto: 10° Giulio Contu in 45’18”; 11° Gianni Carta (45’28”); 12° Fabio Zara (M25, Atl. M. Scano Samassi, 45’48”); 13° Gennaro Stompanato (M30, Atl. Santadi, 45’58”); 14° Luigi Mascia (M40, Libertas Campidano, 46’06”); 15° Marco Massa (Atl. Guspini, 46’17”). In campo femminile la prima è Ivana Corrias (F35, Libertas Campidano) che iscrive il proprio nome sull’albo d’oro di questa manifestazione per l’anno 2010. Ivana compie i 12 chilometri in 54’09” conducendo con scioltezza la propria gara e gestendo l’andatura senza alcun problema di competizione. In ordine ecco gli altri arrivi femminili sino alla decima posizione:  2^ Eleonora Fois (F30, 55’20”); 3^ Gloria Miazzi (F30, 55’24”); 4^ Francesca Mascia (F35, 56’09”); 5^ Monica Alberti (F35, 57’01”); 6^ Anna Maria Olla (F45, 58’14”); 7^ Andrea Peters (F40, 58’22”); 8^ Elisa Pintori (F25, 59’52”); 9^ Bridgitte Marie Jeann Piollet (F50, 1:00’14”); 10^ Daria Caredda (F30, 1:01’02”). Da segnalare la partecipazione degli atleti disabili su hand bike: Gabriele Muggiano arrivato in 42’20” e Walter Puddu 53’20”. Presente anche il non vedente Giovanni Congiu arrivato in 1:18’50”. Dopo la gara, nell’attesa delle premiazioni, tutti hanno potuto approfittare del magnifico sole a due passi dal mare del Poetto, seduti negli spalti dell’ anfiteatro moderno di Marina Piccola. Le premiazioni  sono state fatte dall’Assessore della Provincia Piero Comandini. Sono stati premiati i primi tre arrivati in assoluto sia tra gli uomini che fra le donne con una coppa ed un cesto di prodotti alimentari mentre tra le varie categorie sono stati premiati solo i primi arrivati (escluso i primi tre assoluti) con una coppa ed una bottiglia di vino. Certamente deluso per non essere entrato in premiazione Andrea Culeddu nonostante il suo ottimo 5° posto assoluto anche se la prestazione sostenuta,  per due terzi in linea con il gruppetto degli inseguitori, lo soddisfa ben oltre la premiazione. Da segnalare la concomitanza nello stesso giorno di altre gare di rilievo che hanno sicuramente distolto parecchi atleti dalla manifestazione del Poetto. La mezza maratona di Assemini ha visto la partecipazione di poco meno di 300 atleti così come anche la gara di Macomer  è stata seguita da numerosi atleti soprattutto della parte alta dell’isola. Uno sguardo rapido al libretto consegnato dagli organizzatori ci consente di vedere chi sono gli atleti vincitori di questa manifestazione di Cagliari sin dal 2000. Questo l’albo d’oro maschile: anno 2000 vincitore Antonio Pillitu (Atl. Serramanna) con il tempo di 40’29”; 2001 Massimiliano Loddo (Amsicora CA, 37’46”); 2002 Vito Sardella (Marina Militare, 38’18”); 2003, Andrea Mastrodicasa (Atl. Gonnesa, 41’24”); 2004, Matteo Piseddu (Cus CA, 38’53”); 2005, Gian Nicola Manca (Esperia CA, 40’53”); 2006, Antonio Carta (At. Cannonau Jerzu, 39’51”); 2007, Stefano Demurtas (Atl. Cannonau Jerzu, 40’06”); 2008, Salvatore Concas (Genova, 39’55”); 2009, Luigi Leotta (Aeronautica Militare, 41’40”); 2010, Stefano Floris (Amsicora CA, 41’00”). Salta immediatamente all’occhio il fortissimo tempo impiegato da Massimiliano Loddo nel 2001 (37’46”) e quello di Vito Sardella l’anno successivo (38’18”). Questo l’albo d’oro femminile: 2000, Caterina Tomasi (Atl. Guspini, 47’17”); 2001, Elisabetta Vadilonga (Amsicora CA, 47’04”); 2002, Simona Pili (Cus CA, 45’21”); 2003, Maria Grazia Piras (Runners CA, 49’32”); 2004, IDEM (45’35”); 2005 IDEM (42’50”); 2006, Donatella Saiu (Futura CA, 47’35”); 2007, IDEM (46’21”); 2008, Gabriella Cappai (Runners CA, 55’07”); 2009, Valeria Sailis (Runners CA, 53’20”); 2010, Ivana Corrias (Libertas Campidano, 54’09”). Complessivamente è stata una gara ben riuscita ma senza dubbio sulle premiazioni forse c’è qualcosa da rivedere. Ormai le coppe hanno fatto il loro tempo e, premiare solo il primo per categoria è piuttosto riduttivo.

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